Nel magico mondo delle fiabe per i bambini non è difficile incontrare riferimenti al cibo: pappe che straboccano dal focolare, case di marzapane, panini imburrati di sopra e di sotto, tovaglie magiche, la dolce casetta della strega di Hansel e Gretel, il cestino della merenda di Cappuccetto Rosso, la tavola imbandita di cibo delizioso della Piccola Fiammiferaia...

Il cibo appartiene all’universo infantile come il lupo cattivo e la fata buona. D’altro canto intorno alla funzione nutritiva si costruisce il mondo psicologico del bambino, i suoi sentimenti le sue modalità di relazione con il mondo esterno. Il cibo è il punto di partenza per la conoscenza della realtà che circonda il bambino e si propone come primo momento di sviluppo della sua affettività, del suo rapporto con gli altri, della sua socializzazione. Il piccolo, entrando nel mondo incantato della fiaba potrà vivere esperienze piacevoli, emozioni e sentimenti che lo aiutano nella crescita.

Da qui l’idea di unire, il racconto e la ricetta, in un percorso che crei l’occasione per parlare di cibo con i nostri bambini.

Seguendo il gioco della fantasia, si scoprirà il piacere di realizzare semplici pietanze da gustare insieme.Così è nato Gigio Furetto Cuoco Perfetto. Questo libricino vuole fornire ai piccoli semplici conoscenze in fatto di cibo, ai grandi occasioni e opportunità per avvicinare il bambino al cibo con curiosità, con la fiducia che l’adulto saprà risolvere dubbi e difficoltà e sarà comunque disposto ad ascoltarlo e ad aiutarlo. Sappiamo infatti che quando i bambini partecipano alla preparazione dei pasti vivono valori fondamentali: il piacere dello stare insieme e il gusto per la scoperta di nuovi sapori

Perché non dare corpo e visibilità all’esperienza di lunga data e divertirci anche un po’ insieme? Per diverso tempo si è lavorato sull’analisi  e sull’osservazione di tutto ciò che influenza il contatto del bambino con il cibo: l’ambiente, il clima relazionale, i rituali preparatori. Si è cercato di trovare un percorso comune per gli educatori, i genitori e gli operatori per far sì che l’approccio con il cibo e, in particolare, il momento codificato dei pasti sia un’esperienza piacevole e un momento di gioia. Personalmente ho sperimentato  le ricette  proposte con i bambini in età pre-scolare e ancora oggi porto con  me il ricordo  piacevole di quell’esperienza. Il momento del “cuciniamo il nostro pranzo”, era diventato il momento speciale della settimana. Non era solo “un Gioco” al quale il bambino poteva esimersi dal non partecipare, ma una  routine con i tempi e gli strumenti adeguati, un momento di lavoro collettivo. Questi appuntamenti con la cucina e il cibo erano liberatori  ed attesi con passione e inventiva. A volte il risultato non era perfetto ma , nel limite del possibile si consumava quanto prodotto  con allegria. Tutt’ora sono convinta  che cucinare insieme il pranzo o una merenda, faciliti i rapporti e la relazione tra le persone e a volte è anche un buon rilassante passatempo.

Maria Chiara Ferri